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Lunedì, 21 Novembre 2022 11:41

Pinna nobilis, il mollusco gigante del Mediterraneo

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Il Mar Mediterraneo è un bacino unico, caratterizzato da una incredibile biodiversità e dalla presenza di numerosi endemismi, cioè di specie che non vivono in nessun altro luogo al mondo. Tra le numerose specie endemiche del nostro mare vi è un mollusco davvero speciale, il più grande bivalve del Mare Nostrum: la Pinna nobilis.


 Pinna nobilis

Figura 1: Misurazione delle dimensioni della nacchera di mare.

Comunemente chiamata nacchera, pinna comune, cozza penna o stura, la Pinna nobilis (Linneaus 1758) è, infatti, uno dei più grandi molluschi bivalvi del mondo e ha una vita che può raggiungere o superare addirittura i 23 anni!


DISTRIBUZIONE E HABITAT

La presenza di questo bivalve è legata alle praterie di Posidonia oceanica (per saperne di più, clicca qui) dove sembra prediligere le zone di transizione tra il posidonieto ed i canali di sabbia grossolana. Gli individui giovanili si distribuiscono a bassa profondità mentre gli adulti arrivano fino al limite inferiore delle praterie (30-40 m), in luoghi dove arriva ancora la luce del sole.


P. nobilis in prateria

Figura 2: Esemplari di Pinna nobilis in prateria di Posidonia oceanica.

PINNA RUDIS, LA “SORELLA MINORE” DELLA PINNA NOBILIS

La famiglia Pinnidae nel Mediterraneo contempla però anche un’altra specie, meno conosciuta e spesso confusa con la sorella maggiore: si tratta della Pinna rudis, un mollusco molto simile alla più prestigiosa Pinna nobilis, da cui si distingue per le dimensioni più contenute e per la presenza di numerose escrescenze sulla conchiglia (figura 3), che la percorrono in senso longitudinale.

 Pinna rudis

Figura 3: Pinna rudis.

A contribuire alla scarsa conoscenza dell’esistenza di questa specie vi è il fatto che gli esemplari giovani di Pinna nobilis possiedono escrescenze molto simili e sono della stessa dimensione degli adulti di Pinna rudis. Nonostante le somiglianze però, la sorella minore della famiglia preferisce ambienti differenti, essendo infatti più abbondante e diffusa in ambienti rocciosi, sul detritico costiero e in grotta, dove Pinna nobilis risulta, invece, meno presente.


L’IMPORTANZA ECOLOGICA DELLA PINNA NOBILIS

L’importanza ecologica di questo mollusco risiede nel fatto che rappresenta spesso un habitat di fondo duro in mezzo a fondali mobili (sabbiosi), in grado di ospitare di conseguenza numerose specie sia sulle sue valve sia al suo interno. Ne sono un esempio il granchio Pinnotheres pisum e il gamberetto Pontonia pinnophylax: questi crostacei sono molto timidi e al minimo segnale di pericolo si lasciano cadere più profondamente dentro la nacchera, allertandola e procurandone l’immediata chiusura.


Pinnotheres pisum

Figura 4: Esemplare del granchio Pinnotheres pisum.

Inoltre, la nacchera di mare rappresenta una specie simbolo delle praterie di Posidonia oceanica e contribuisce alla riduzione dell’erosione dei fondali e, attraverso la sua continua opera di filtrazione, al miglioramento della qualità delle acque circostanti.


MINACCE E STATO DI CONSERVAZIONE

Dal 2016 ad oggi, si sono verificati numerosi episodi di moria di massa della nacchera di mare a seguito della rapida diffusione all’interno del bacino mediterraneo del protozoo patogeno Haplosporidium pinnaea. Quest’ultimo è stato rilevato per la prima volta in un'ampia area geografica della costa spagnola e colpisce gli esemplari di tutte le dimensioni e a ogni profondità. La malattia poi si è diffusa rapidamente da ovest a est del bacino del Mediterraneo, raggiungendo le coste di Francia, Italia, Croazia, Grecia, Turchia e Africa settentrionale causando ovunque alti tassi di mortalità nelle popolazioni di Pinna nobilis.

Ci sono poi altre minacce a colpire la nacchera, come, ad esempio, l’inquinamento delle acque, che incide sugli stadi larvali della specie, e le forme di pesca illegale con attrezzi radenti sulla prateria di Posidonia oceanica.

Come conseguenza, nel 2019 la IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura) ha inserito la Pinna nobilis nella “Lista Rossa delle specie minacciate del Mediterraneo” come “specie a rischio critico di estinzione”. Inoltre, la nacchera di mare è stata classificata come "Specie di Interesse Comunitario" che necessita di una rigorosa protezione dalla Direttiva Europea Habitat (92/43/CEE) e come "Specie Minacciata" dal Protocollo sulle Aree Specialmente Protette e la Diversità Biologica nel Mediterraneo dalla Convenzione di Barcellona (allegato II).


COSA FARE PER AIUTARE LA SPECIE?

Come subacquei possiamo fare molto attraverso l'attuazione del protocollo "Pinna nobilis" del progetto europeo MPA-Engage di cui la nostra scuola fa parte. Questo protocollo consiste nel monitorare un'area nella quale verranno effettuate delle stime di quantità e stato di salute degli esemplari trovati; i dati raccolti, poi,  verranno caricati sul portale scientifico https://www.observadoresdelmar.es/ al fine di permettere ai ricercatori ed enti preposti di adottare misure attive di protezione e conservazione. Se sei interessato a partecipare attivamente ai progetti MPA-Engage esistono dei corsi, come ad esempio il BRO (Basic Research Operator), sviluppati da PADI | DAN che hanno la finalità di formare subacquei che possano attuare i protocolli previsti al fine di permettere la raccolta dati per usi scientifici. Se sei interessato Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..


Monitoraggio

Figura 5: I subacquei possono contribuire alla difesa della Pinna nobilis attraverso il monitoraggio della specie (ph: Criistophe Quintin).







BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

Letto 1928 volte Ultima modifica il Mercoledì, 01 Febbraio 2023 14:56
Roberta Monti

Biologa Marina

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