Spesso si usa il termine "polipo" come sinonimo di polpo. In realtà i due termini indicano due animali completamente diversi! E non si tratta solo di una vocale... Vediamo dunque di cosa stiamo parlando.
IL POLPO COMUNE
Il polpo è un mollusco cefalopode. Il suo nome scientifico è Octopus vulgaris, che significa “ottopode comune”: otto sono, infatti, le sue lunghe estremità dette braccia. Un altro termine che spesso viene impropriamente utilizzato per riferirsi al polpo è il termine “piovra” che serve per indicare gli esemplari più grandi del polpo che comunemente si avvistano durante le immersioni e che possono raggiungere e superare il peso di 10 Kg.
1) LA RIPRODUZIONE
Il polpo è un animale molto territoriale e dalle abitudini solitarie. In primavera però, durante il periodo riproduttivo, fa un’eccezione e si congiunge con un altro esemplare. Il dimorfismo sessuale, ossia la differenza morfologica tra i due sessi, è evidente poiché i maschi risultano essere di dimensioni maggiori e provvisti di un braccio chiamato “ectocotile” la cui estremità, a forma di una spatola, viene utilizzata per introdurre lo sperma all’interno del corpo della femmina.
Le femmine possono produrre 100.000 uova, deponendole in cordoni gelatinosi, che attaccano a supporti solidi. La schiusa avviene dopo 40 giorni circa. Esse si preoccupano sia della difesa che della costante ossigenazione delle uova. Questo impegno richiede un grande dispendio di energia: la femmina, infatti, smette di alimentarsi fino alla schiusa delle uova e una volta concluso il lavoro, va incontro alla morte.
2) IL MIMETISMO
La pelle del polpo è molto particolare: questa, infatti, risulta molto liscia ed ha la capacità di cambiare colorazione per permettere all’animale di mimetizzarsi nell’ambiente circostante. Ciò è possibile grazie a cellule pigmentate, dette cromatofori, e a un altro tipo di cellule dette iridofori, che permettono al polpo di assumere il colore del luogo in cui si trova.
Ma se alcune volte non basta mimetizzarsi il polpo può “spruzzare” un liquido nero prodotto dalla ghiandola del nero che, una volta secreto, consente al polpo di scappare e nascondersi velocemente dai possibili predatori.
3) L’INTELLIGENZA
Un'ultima caratteristica sorprendente è che il polpo ha un sistema nervoso complesso e centralizzato, situato tra gli occhi. È considerato l'invertebrato più “intelligente” per le sue capacità cognitive avanzate, come l'apprendimento e la memoria, e per i suoi comportamenti sofisticati.
I “FIORI DI MARE”
I polipi, comunemente chiamati “i fiori del mare” per la loro forma simile ad un fiore, sono invertebrati acquatici decisamente meno evoluti del polpo. Con il termine generico di polipo si indicano gli organismi che rimangono aggrappati ad uno scoglio e da lì non si muovono (come, ad esempio, anemoni, attinie, coralli e madrepore).
I polipi possono essere solitari come le attinie o coloniali come i coralli e sono quasi sempre sessili, quindi ancorati al substrato, tranne che nei casi delle planctoniche colonie galleggianti di alcuni Idrozoi come la piccola Velella velella (detta anche “Barchetta di San Pietro”) o la più grossa e talvolta letale Physalia physalis (ossia la “caravella portoghese”).
1) MORFOLOGIA
Come un fiore un polipo è dotato di una sorta di stelo, ossia una colonna cilindrica che emerge da un disco pedale, struttura che assicura l’ancoraggio al substrato. Sulla sommità è presente la bocca, chiamata manubrio, situata al centro del disco orale. L’apertura, circondata da tentacoli, serve sia da bocca che da ano.
Un tipo particolare di polipo è la medusa, o meglio, la medusa, con tanto di ombrello e tentacoli urticanti che noi tutti conosciamo, non ha queste sembianze per tutto il suo ciclo vitale, ma per un breve periodo della sua vita attraversa lo stadio di polipo: l’animaletto arenato alla roccia. Questo attraversa vari stadi fino a raggiungere quello più conosciuto di medusa appunto.
2) LE COMUNITÀ: I CORALLI
Il corallo è costituito da comunità di piccoli polipi che costruiscono, alla base del proprio corpo molle, uno scheletro di carbonato di calcio con funzione protettiva e di sostegno. I polipi crescono uno accanto all’altro e le secrezioni di calcare si uniscono tra loro e si stratificano, arrivando a formare le barriere coralline, come quella australiana, la più estesa del mondo. Con la morte dell’organismo, lo scheletro diventa il riparo per altri polipi.
NON SI TRATTA SOLO DI UNA VOCALE DUNQUE!
Ricapitolando, il problema è linguistico. L’abitudine a confondere questi due animali è troppo comune. A differenza del polpo però, il polipo non è commestibile, anche se in realtà alcune specie lo sono!
Il polpo è un animale complesso, un cefalopode con un sistema nervoso molto sviluppato; è capace di movimento, riproduzione sessuale, mimetismo e predazione. Strutturalmente poi, abbiamo visto che è totalmente differente dal polipo che, invece, non presenta un capo e non presenta occhi né braccia. La prossima volta che andrete al ristorante, quindi, fate bene attenzione a ciò che ordinate!